venerdì 21 gennaio 2011

Celle a Combustibile Microbiche


Un progetto pilota guidato dalla Lebônê Solutions e dall’Università di Cambridge utilizza microbi nelle celle a combustibile per creare energia elettrica sufficiente per l’utilizzo di piccoli dispositivi. La possibilità offerta da queste celle a combustibile ed ora in fase di sviluppo dalla Lebônê Solutionsfornirà energia elettrica agli abitanti di un villaggio della Tanzania.
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Queste celle a combustibile poco costose possono produrre energia con i rifiuti di animali e vegetali e naturalmente con i microbi del suolo. Queste celle a combustibile sono realizzate attorno un substrato flessibile (legno, acciaio, ecc.) e che può variare in base alla disponibilità geografica. Questo sistema acelle a combustibili microbiche è il più a buon mercato per ricaricare una batteria e può essere utilizzato a sua volta per LED o PLED (polimeri elettroluminescenti) ad alta efficienza. Comunque di parte da un anodo che consiste in una stoffa di grafite che è posta sul fondo di un secchio con i rifiuti.
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Uno strato di sabbia funge da batteria per gli ioni mentre dell’acqua salata aiuta il processo chimico. La cella a combustibile microbica opera così raccogliendo i protoni ed elettroni che vengono rilasciati durante la respirazione anaerobica dei microrganismi. I batteri e i microbi potrebbero essere alimentati da qualsiasi materiale organico. Il sistema riuscirebbe a produrre sufficiente energia per far funzionare un LED per 4-5 ore.
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Un processo simile di cui abbiamo già trattato è la rizodeposizione. Un un processo naturale in cui le piante assorbono il materiale organico attraverso le loro radici dal suolo, così è possibile ridurre le emissioni di metano utilizzando il materiale organico che le piante di riso scartano (che di conseguenza diverrà gas metano) generato durante la rizodeposizione per creare energia elettrica tramite celle a combustibile microbiche, dove l’anodo è immerso nel suolo accanto alla pianta e un catodo nell’acqua sovrastante. Gli scienziati spiegano che l’intero processo funziona grazie alla vita delle piante di riso. Nel corso dei 2 anni di ricerca, gli scienziati hanno testato le prestazione delle celle a combustibili microbiche nelle risaie ed hanno scoperto che utilizzando questa tecnologia si può arrivare a produrre 330 KW per ettaro di coltivazione. Le celle a combustibile microbiche infatti riescono a raggiungere in questa situazione un’efficienza energetica del 9%.
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“Ci auguriamo che l’intero sistema costi in totale circa $ 10″. Afferma Avival Presser l’altro co-fondatore delle Lebônê Solutions. “La bellezza di questo progetto è che si tratta di un sistema interamente sostenibile.” afferma Derek Lovley del MIT coinvolto negli studi preliminari sulla cella a combustibile microbica nel 2002. Dopo il villaggio nella Tanzanzia, la Lebônê Solutionsspiega che le celle a combustibili microbiche partiranno per la Namibia grazie ad una sovvenzione di $ 200.000 dalla Banca Mondiale.
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giovedì 20 gennaio 2011